top of page
Buscar

Por uma utopia

Na persistência da utopia por um mundo sem manicômios!


Dezembro de 1987. No II Congresso Nacional dos Trabalhadores em Saúde Mental, que reuniu cerca de 350 trabalhadores de saúde mental, é lançada a Carta de Bauru. Um marco da reforma psiquiátrica brasileira e da luta pela utopia de uma sociedade sem manicômios com a afirmação dos direitos de cidadania das pessoas com experiência de sofrimento psíquico.


Abril de 2001. É promulgada a lei 10.216, que estabelece os direitos das pessoas com experiência de sofrimento psíquico. Estabelece também a ilegalidade de internação em qualquer instituição de características asilares.

Dezembro de 2015. Último momento, até o presente, em que a Coordenação de Saúde Mental do MS tinha legitimidade. Uma Rede de Atenção Psicossocial em contínua expansão e interiorização, com mais de 2200 CAPS no território nacional, 610 Serviços Residenciais Terapêuticos em funcionamento, e uma diversidade de outros serviços e estratégias de atenção e desinstitucionalização em curso. Fizemos muita coisa a partir da utopia de uma sociedade sem manicômios.


10 de Dezembro de 2015. O golpe chegou primeiro na saúde mental. Desde então, desmonte de práticas, de serviços, de lógicas e processos de trabalho, com retrocessos vários.


8 de Dezembro de 2017. Tem início o Encontro de Bauru: 30 anos de luta Por uma Sociedade sem Manicômios, que reuniu 2000 pessoas, entre trabalhadores, familiares e usuários da saúde mental com a certeza de que só com a luta coletiva, nas nossas diferenças, podemos resistir e caminhar na reforma psiquiátrica antimanicomial. Nos debruçamos sobre temas importantes, fizemos balanços e propusemos estratégias de luta e resistência. Fizemos uma Carta de Bauru desse encontro. Juntos, compartilhamos o sonho por uma utopia e a luta por uma bandeira.


Feliz coincidência o texto de Dell’acqua sobre momentos da história da desinstitucionalização na Itália ser encerrado com o que segue:

“8 de dezembro de 2017. Ainda precisamos enfrentar o abandono, as portas fechadas, as restrições e as mortes por psiquiatria. Mas esta é uma história sem fim. Isso é utopia, é o que sempre nos disseram. Utopia é algo que apenas se pode sonhar. É utopia que o gueto não mais exista, que paredes sejam derrubadas. Mas quantas coisas podemos fazer se nos unirmos todos para juntos sonharmos?”

Vale para a gente: quantas coisas belas e potentes já fizemos e ainda podemos fazer ao nos reunirmos e juntos sonharmos!


...

Texto do Pepe Dell'acqua:

Questa la traccia dell’intervento fatto a Nemo l’altra sera su Rai2.

(per Paola Palmiotti!)


Ho fatto lo psichiatra. Ho cominciato a Trieste quasi 50 anni fa. Ora faccio libri, dirigo la collana 180 archivio critico della salute mentale.

Provo a raccontarvi una storia

È il 16 novembre 1961 quando il giovane Basaglia entra nel manicomio di Gorizia. Vede non solo la violenza delle porte chiuse e delle contenzioni. Vede “da filosofo” una violenza più grande: gli uomini e le donne non ci sono più. Solo internati, senza più volto senza più storia. Per incontrare le persone cominciò ad aprire le porte, ad abolire tutte le forme di contenzione, i trattamenti più crudeli. Tutti cominciarono a chiamarsi per nome. Divennero cittadini, persone, individui. Da allora fu possibile un altro modo di curare e di ascoltare: il malato e non la malattia, la storie singolari e non la diagnosi, le possibilità di vivere e di abitare la città.

Sabato13 maggio 1978. Aldo Moro è stato ucciso da pochi giorni. Una giovanissima partigiana, Tina Anselmi, democristiana, presiede con autorevolezza i lavori della commissione che sta discutendo la legge dei manicomi. Si interroga se i malati di mente sono cittadini, se possono godere dei diritti costituzionali. La legge che avrebbe chiuso i manicomi restituisce così prima di tutto diritto, cittadinanza, dignità alle persone che hanno la ventura di vivere una malattia mentale. Non più la pericolosità ma la cura nel rispetto della libertà di ognuno. Tina Anselmi, quel giorno affermò “semplicemente” che l’articolo 32 della Costituzione valeva per tutti, anche per i matti. A maggior ragione per i matti.

L’anno prossimo la legge 180 compie 40 anni, la Costituzione 80. Di queste cose bisognerà conservare gelosamente la memoria.

Ottobre 2010. Una Commissione parlamentare, denunciò la condizione di vita di 1.300 uomini e di 100 donne che abitavano, loro malgrado, i 6 Ospedali psichiatrici giudiziari del nostro Paese. Dopo aver visto non sapevano cosa fare. Chiesero consiglio, al vecchio Presidente. Il presidente disse di tornare in quei luoghi di filmare tutto. Documentarono con un video gli orrori e lo mostrarono al Presidente. Di fronte a tanta violenza i corazzieri non riuscirono a trattenere le lacrime.

31 Dicembre 2012. Messaggio di Capodanno. Il vecchio Presidente inaspettatamente parla degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Pronuncia parole dolorose : “luoghi orrendi non degni di un paese appena civile”. Cominciò così il viaggio di Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro che aveva abbattuto le mura dell’ospedale psichiatrico di Trieste e da allora è la storia stessa della liberazione. Il cavallo incontrò gli internati e riferì ogni cosa al presidente. Non c’era più tempo. Bisognava liberare tutti da quel tormento. Nessuno escluso.

Il 30 maggio 2014. La legge per chiudere tutti gli istituti viene approvata.

27 gennaio 2017. L’ultimo internato lascia l’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto. Se qualcuno mi avesse detto quando ho cominciato a lavorare che i manicomi criminali sarebbero stati chiusi lo avrei preso per pazzo.

8 dicembre 2017. Ancora bisogna far fronte all’abbandono, alle porte chiuse, alle contenzioni, alle morti per psichiatria. Ma questa è una storia senza fine. È utopia ci hanno sempre detto. Utopia é cosa che si può solo sognare. Utopia è che il ghetto più non ci sia, che muri e reti buttiamo via. Ma quante cose possiamo fare se ci mettiamo tutti insieme a sognare?

 
 
 

Posts recentes

Ver tudo
Golpistas são loucos?

Essas pessoas que estão nas ruas e nos quartéis são doidas? Vamos lá, me acompanha (na mesma linguagem que está sendo utilizada para não...

 
 
 

Comments


Saúde Mental Global
Estudos e Pesquisas em Saúde Mental, Drogas e Desinstitucionalização 

Terapia Ocupacional - FMUSP
R. Cipotânea, 51

Cidade Universitária

São Paulo - SP, 05360-160

claudia.braga@usp.br

© 2024 by Karina Nishioka. Powered and secured by Wix

bottom of page